Genere |
DATA |
Generalità |
Note |
Distribuzione |
radio |
Feb 2012 |
Dati e schema rx |
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agz |
Un bel ricevitore da marina per CW e AM, di qualche anno fa. Fabbricato da Siemens e marcato anche con il marchio DEBEG. Non ho più questo apparato da anni, ed era di mio padre, ma in fondo ad un fascicolo ho trovato la copia dello schema, con la carta ormai malridotta. Non era, a memoria, un gran che performante ma piacevole da usare, e poiché a volte nei mercatini si vedono apparati di quel periodo mentre sono rari gli schemi elettrici ho pensato di scannerizzare lo schema e renderlo di dominio pubblico per chi ne avesse necessità.
La foto del ricevitore l’ho presa in “prestito” dal sito di un OM famoso, almeno per chi leggeva la rivista UKW BERICHTE (VHF COMMUNICATION), un certo DJ1ZB, i cui articoli e circuiti mi hanno sempre affascinato.
Si tratta in fondo di un ricevitore supereterodina abbastanza semplice, con un po’ di complicazioni raggruppate nei commutatori che agiscono sulla media frequenza. A seconda della banda RF infatti cambia il valore, la larghezza di banda inoltre è selezionabile. Lo schema quindi si rende necessario per poter fare manutenzione.
La sensibilità dichiarata in modo generico va da 5 a 20
microvolt. La massima potenza di uscita in altoparlante è di 1 Watt. Le valvole
sono di un tipo ormai raro, metalliche europee.
Il valore di media frequenza è di 1185 KHz per tutte le bande esclusa la banda 5 dove la media è a 1085 KHz. La larghezza di banda è selezionabile con il commutatore S3 tra “schmal” 250 Hz, “mittel” 5600 Hz, “seenot” (cioè allarme marino tipicamente per ricezione a 500KHz) di 25 KHz.
Le frequenze ricevute sono suddivise in 7 bande come segue:
BANDA 1 = 18700-27000 KHZ - BANDA 2 = 11800-19400 KHZ - BANDA 3 = 6800-12400 KHZ
BANDA 4 = 3300-7240 KHZ - BANDA 5 = 1120-3480 KHZ - BANDA 6 = 360-1150 KHZ
BANDA 7 = 120-375 KHZ
Dallo schema a blocchi si nota che non c’è trasformatore di alimentazione, e che il ricevitore è usabile sia con 110 che 220 sia AC che DC, tutte alimentazioni facili da trovare su navi. Attenzione perché non è segnato da nessuna parte ma, se non ricordo male, il telaio interno è a potenziale di rete e isolato dal telaio frontale ed esterno, e non è a terra.
L’immagine dello schema è a bassa risoluzione: dal sito si
può scaricare lo schema con maggiore risoluzione (ed anche maggiore
dimensione! circa 3MB)
Osservando lo schema elettrico noto gli scarabocchi di qualche tecnico che ha dovuto operare su un apparato in servizio. Tutto fa pensare che la circuiteria con le resistenze che servono a regolare le tensioni sia piuttosto critica. Le resistenze scaldano, poi si rompono e sono difficili da reperire perché di potenza, o anche variabili come per esempio W51 da 320 KOhm (con due cursori!).
I filamenti delle valvole sono in serie, in due gruppi per poter andare anche a 110V con i gruppi in parallelo. Una delle due serie ha una resistenza (W49) al posto di una valvola. Dovevano veramente costare care ‘ste valvole, per evitare di metterne una in più.
Una delle fasi dell’alimentazione va al telaio tra W51 e C126, in modo che tra W51 e altre resistenze e con il consumo della valvola finale audio si crei un potenziale negativo rispetto al telaio stesso. Volendo tentare un restauro credo che un bel trasformatore calcolato con precisione sarebbe una buona soluzione.
Buon divertimento, Alessandro Frezzotti – IZ5AGZ